lunedì 3 ottobre 2016

Antonio Marras SS17 / Lo spettacolo è servito




Mettetevi comodi, incrociate le gambe e godetevi lo spettacolo.
Se non siete avvezzi al mondo delle sfilate perchè le ritenete noiose, con 

Antonio Marras 

vi ricrederete in un istante.
Modelle, di quelle belle . Musica, quella che ti scalda il sangue nelle vene, poi loro.. gli abiti
Una sfilata che mi ha rubato il cuore, che mi ha fatto emozionare e divertire

Uno show che mi ha fatto tornare bambina in un istante, che mi ha fatto ricordare perchè amo così tanto la Moda. Fine anni 80, inizi 90 chi se lo ricorda più..io davanti la tv imbambolata a guardare gli abiti e le modelle con sottofondo gli UB40 con la loro Kingstone Town. Ricordi indelebili, la musica che accompagna le sfilate è fondamentale
Di musica e con la musica parla questo sorprendente fashion show. Show caratterizzato dalle influenze dal Mali degli anni ’50 e ’60, dove donne e uomini, colmi di quella voglia di occidente e di libertà, uniscono colori di culture diverse, danzando vorticosamente sulle note di quel Rock&Roll ancora agli albori, cio’ che ne scaturisce è qualcosa di nuovo. 
Scene di vita quotidiana che catturano l'attenzione durante la sfilata, Antonio ( Marras ) si è ispirato proprio a una scena di vita quotidiana stra-ordinaria del 1960 per creare la sua collezione SS17
Una foto di un uomo e una donna, vestiti all'occidentale, che ballano il twist e il rock'n roll, ritratta da Malick Sibidè. Ne esce fuori un "qualcosa" di vivo, che trasuda un’energia vitaminica coinvolgente e totalizzante, che ti porta a tenere il ritmo tamburellando con la mano, se non addirittura con il piede, alla fine trascinato dall'entusiasmo ecco un Marras saltellante a fine sfilata con i suoi ballerini a tempo di rock'n roll! 







La sfilata vede l''unione di due mondi, così distanti e diversi, ricomporsi in tessuti patchwork, innumerevoli e variegati 
Danzatrici e modelle dagli occhi bicolor con un hair look anni Cinquanta/Sessanta solcano la passerella.  L'Africa incontra l'Occidente nei colori, nelle forme e nei mix di tessuti 
Un incontro tra la sartorialità e il pop, Bamako nel 1960 è lo spazio dove ci conduce virtualmente lo stilista con la sua collezione
Un tripudio di abitini per bene, camicie, parei e caftani. 
Sovrapposizioni di tessuti e stili che hanno il sapore di libertà, dove il denim incontra il pizzo e il tulle creando meraviglie. Una sfilata che difficilmente si può raccontare a parole ma che invece è da vedere e rivedere 





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